martedì 15 febbraio 2011

"LE MALDIVE"

                                                              MALDIVE


La Repubblica delle Maldive è uno stato insulare di 349.106 abitanti  composto da un gruppo di atolli (è un'isola composta da una particolare formazione di terra emersa e lagune, presente negli oceani Pacifico e Indiano e compresa tra le latitudini tropicali situati nell'Oceano Indiano a sud-sudovest dell'India.


LINGUE UFFICIALI: Maldiviano
CAPITALE:Malè
FORMA DI GOVERNO:Repubblica presidenziale
CAPO DI STATO: Mohamed Nasheed
INGRESSO NELL'ONU: Dal 21 settembre 1965


                                                                      STORIA:


ORIGINI E CONQUISTA MUSULMANA:
I reperti archeologici ritrovati alle Maldive sono stati tutti datati ad epoche successive al 1500 a.C.; si ritiene infatti che in precedenza l'arcipelago fosse disabitato. La popolazione attuale discende da popoli di religione buddhista migrate dall'India meridionale e dallo Sri Lanka intorno ai secoli IV e V.
Quando gli arabi iniziarono a percorrere frequentemente le rotte commerciali verso il sud-est asiatico, le Maldive divennero un importante punto di scalo. I commercianti arabi esercitarono una forte influenza culturale sulla popolazione locale, che a partire dall'XI secolo si convertirono gradualmente all'Islam. Nel 1153 le Maldive divennero un sultanato. Una revisione della costitutione del 2008 stabilisce che "un non-musulmano non può diventare cittadino delle Maldive."Nel XVI secolo le potenze europee iniziarono a minacciare le Maldive. I primi a conquistare l'arcipelago furono i Portoghesi, che vi crearono un insediamento nel 1558. Questi furono però cacciati nel 1573 dai Devehi guidati da Muhammad Thakurufar Al-Azam. Il sultanato rimase poi indipendente fino al 1887, anno in cui esso fu dichiarato protettorato britannico.
                                                          
                                                                GEOGRAFIA

L'arcipelago dista 735 km da Sri Lanka ed è orientato in direzione nord-sud, estendendosi per 754 km in lunghezza e 188 in larghezza. È posizionato in buona parte prossimo all'Equatore (Malé è in una zona "di confine" comunque ancora vicina alla linea immaginaria equatoriale) e la parte estrema meridionale ne è a cavallo;Compongono l'arcipelago 1.190 isole coralline poggiate su basamenti di roccia calcarea e corallina, formatasi con evoluzioni periodiche e caratterizzata da molteplici strati di calcare e coralli formatesi con le numerose variazioni di livello delle acque] ad iniziare da circa 60 milioni di anni fa, a seguito dell'emersione d'imponenti montagne dal fondo dell'Oceano Indiano.
Gli atolli naturali sono 26 più 1 artificiale ognuno è formato da diverse centinaia di isole, di cui solo alcune abitate. Nell'intero arcipelago, le isole abitate sono 202, di cui circa un'ottantina adibite a villaggi turistici; le rimanenti sono deserte e talvolta costituite solo da un banco di sabbia in emersione. L'isola più grande è Fua Mulaku, situata nell'atollo di Gnaviyani, nel sud dell'arcipelago.

CLIMA

Il clima delle Maldive è di carattere monsonico. Il monsone secco s'instaura da dicembre ad aprile ed è caratterizzato da piogge deboli e poco frequenti; il cielo risalta nel suo azzurro terso più facilmente. Il monsone umido, da maggio a novembre, porta piogge torrenziali più frequenti che possono durare alcune ore e talvolta giorni interi; il cielo risulta più spesso velato o soggetto a passaggi nuvolosi. Il vento è generalmente a regime di brezza debole (5-10 nodi), ma può divenire moderato (15-20 nodi) anche per giorni o settimane, specialmente nei periodi di cambio del monsone; raramente i picchi superano i 40-50 nodi e il più delle volte ciò avviene prima di una breve pioggia torrenziale. Poiché sono situate (in gran parte) nella fascia tropicale equatoriale, le Maldive normalmente non sono soggette agli uragani.


TEMPERATURA E PRECIPITAZIONI:
La temperature medie oscillano tra i 26° e i 31 °C tutto l'anno nelle zone intermedie tra il nord ed il sud dell'arcipelago, con ovunque escursioni termiche giornaliere e notturne molto contenute; la minima temperatura mai registrata fu di 17,2 °C l'11 aprile 1978, mentre una famosa alta, 36,8 °C, fu raggiunta il 19 maggio 1991. Ma è acclarato sia stata superata in qualche altra occasione all'interno dell'arcipelago, però dove non fossero presenti rilevatori sufficientemente attendibili, il tutto per deduzione (vi sono stati sprazzi molto caldi e ci sono periodicamente) . Il mese più caldo è aprile, anche se i più secchi e soleggiati risultano febbraio e marzo; tuttavia la costante presenza della brezza monsonica e "l'aria quasi incontaminata" attenuano la sensazione di calore e di afa; inoltre la brezza mitiga l'umidità media relativa decisamente alta ma costante nel corso della giornata, rendendo il clima al di fuori dei periodi molto piovosi, sicuramente apprezzabile. La temperatura dell'acqua oscilla fra i 28-29 °C delle acque extralagunari e i 30-32 °C delle lagune; inoltre all'interno degli atolli il termoclino è pressoché nullo
Le massime precipitazioni si verificano nei mesi fra maggio e dicembre (200-250 mm/mese), mentre in febbraio e marzo sono molto ridotte (50-80 mm/mese); gennaio e aprile sono mesi di transizione, con precipitazioni che variano di anno in anno (intorno ai 160 mm/mese). In corrispondenza del cambio del monsone (metà maggio e fine novembre) si producono spesso violenti acquazzoni o temporali, con venti intensi costanti o a raffica che possono durare diversi giorni.


ETNIE:
La popolazione maldiviana è ritenuta di origine indiana o araba, in seguito mescolatasi con ondate migratorie provenienti dall'Africa del Nord e dallo Sri Lanka.
L'unica minoranza etnica è costituita da un gruppo di commercianti indiani insediatisi a Malé
 nei primi anni del XIX secolo; essa è composta da alcune centinaia di individui che costituiscono anche l'unica minoranza religiosa, essendo di fede sciita.
Negli ultimi anni si è verificata una notevole immigrazione dallo Sri Lanka, dall'India e dal Bangladesh a scopo d'impiego presso i villaggi turistici.

RELIGIONE:
L'unica religione praticata nelle Maldive è l'Islam sunnita. Nel paese non esiste libertà di culto, nel 2008 un emendamento costituzionale ha negato ai non musulmani di poter ottenere la cittadinanza maldiviana.Nonostante ciò la Chiesa cattolica, almeno a livello formale, considera il territorio maldiviano facente parte dell'arcidiocesi di Colombo, nello Sri Lanka, a partire dal 1886
L'islamismo praticato alle Maldive ha caratteristiche particolari a causa del fatto di essere venuto a contatto sia con le antiche tradizioni locali che con i costumi e gli stili di vita dei molti turisti occidentali che visitano le isole. Le donne, ad esempio, nella capitale usano camminare anche senza velo, mentre nei villaggi, più isolati, le ragazze dopo la pubertà usano coprirsi su tutto il corpo ad eccezione del volto.

 TURISMO:
La risorsa economica principale è il turismo che costituisce circa il 20% del PIL. Gran parte delle entrate statali sono costituite da imposte e tasse legate al turismo o a dazi sulle importazioni.
Le isole destinate a divenire resort turistici, con o senza animazione vengono date in concessione a società estere, spesso basate negli Emirati Arabi Uniti, che vi costruiscono il resort e lo gestiscono per un certo numero di anni, stringendo accordi commerciali con le agenzie o gli operatori turistici esteri che inviano i propri clienti. Allo scadere della concessione, l'isola e tutto ciò che vi è stato costruito ritorna in possesso del governo maldiviano che solitamente rinnova la concessione o la affida ad un'altra società.
Cittadini di tre paesi europei si dividono circa la metà dell'afflusso turistico dell'arcipelago: 19.7% Italia, 17.9% Regno Unito, 11.8% Germania, 50.5% altri.

PESCA:
Lo sfruttamento delle risorse marine è l'attività tradizionale della popolazione maldiviana.
L'attività principale è la pesca ma è rilevante anche lo sfruttamento dei coralli per ricavarne materiale da costruzione.
Per la pesca vengono usate le tipiche imbarcazioni a fondo piatto e costruite col legno di cocco e senza l'uso di chiodi, i cosiddetti dhoni. La pesca viene effettuata col bolentino, con le reti o al traino. Il pescato, costituito prevalentemente da tonni, squali, barracuda e marlin, viene consumato o conservato essiccato per l'esportazione.
Il governo maldiviano ha in corso da decenni un programma di sviluppo della pesca, che ha portato alla costruzione di alcune fabbriche di inscatolamento.



AGRICOLTURA:
L'agricoltura risente ovviamente della scarsità di terreno coltivabile; su ogni isola abitata vi sono piccole piantagioni di palme da cocco, papaya e alberi del pane. Il cocco rappresenta la risorsa agricola principale: ne vengono lavorate le fibre e se ne ricava la copra. Il valore di un'isola viene stabilito in base al numero di palme da cocco esistenti, che viene controllato rigorosamente e annualmente dal capo dell'isola. Sulle isole più grandi vi sono piantagioni di verdure e frutta, che risentono però della scarsità d'acqua e dell'elevata alcalinità del terreno. Su alcune isole sono in fase di sperimentazione colture idroponiche.
CUCINA:
Il pesce e il riso sono gli ingredienti principali della cucina delle Maldive, carne e pollo sono mangiati solo in occasioni particolari. Il turista, scegliendo un viaggio alle Maldive, troverà fra i piatti nazionali pesce fritto, pesce al curry e zuppa di pesce. La bevanda locale è il raa, un vino di palma dolce. Fatta eccezione per il cocco, sulle isole delle Maldive non cresce molta frutta e verdura, quindi la maggior parte è importata.












Nel XVI secolo le potenze europee iniziarono a minacciare le Maldive. I primi a conquistare l'arcipelago furono i Portoghesi, che vi crearono un insediamento nel 1558. Questi furono però cacciati nel 1573 dai Devehi guidati da Muhammad Thakurufar Al-Azam. Il sultanato rimase poi indipendente fino al 1887, anno in cui esso fu dichiarato protettorato britannico.